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5 maggio 2025 - Consegna degli attestati di superamento della verifica finale

Pubblicata mercoledì 14 maggio 2025

Si è svolta in Aula Avvocati la consegna degli attestati di superamento della verifica finale

Lunedì 5 maggio u.s. al termine della prima lezione in programma per gli allievi del VII Corso, si è svolta la consegna degli attestati di superamento della verifica finale sostenuta dai discenti del IV Corso in Aula Avvocati il 18 aprile 2025.

Oltre al Direttore della Fondazione Scuola Forense "V.E. Orlando" ETS, Avv. Prof. Riccardo Bolognesi, erano presenti l'Avv. Francesco Miraglia, Coordinatore dell'area di Diritto Amministrativo, e l'Avv. Marina Binda, docente di Diritto Amministrativo.

Nel suo intervento, il Direttore Bolognesi ha ricordato ai tirocinanti presenti in Aula l'importanza del percorso di formazione appena terminato, sottolineando che il superamento della verifica finale insieme allo svolgimento della pratica forense costituiscono il primo traguardo per l'accesso alla professione di Avvocato.

Come di consuetudine, gli allievi del Corso appena concluso hanno voluto ringraziare la Scuola Forense, attraverso le parole che il Dott. Alessio Grazioso ha  condiviso con i presenti e che qui riportiamo per intero:


"Buongiorno a tutti,
sarei voluto andare a braccio, ma visto l’infortunio ho deciso di affidarmi alle parole scritte.


Mi presento: sono Alessio Grazioso, orgoglioso studente della Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando”. Per prima cosa ci tengo a rivolgere un sentito ringraziamento al Direttore della scuola, l’Avvocato Bolognesi, e a tutti gli avvocati, magistrati e docenti che, in questi 18 mesi, hanno condiviso con noi non solo il loro tempo, ma anche la loro esperienza, la loro competenza e, soprattutto, il loro spirito di servizio. A nome mio e di tutti gli studenti, va a voi la nostra profonda riconoscenza.


Un ringraziamento speciale va anche alla nostra coordinatrice, Eleonora. Eleonora è una persona eccezionale, sempre sorridente anche il lunedì mattina. Con il suo impegno costante e la sua leggerezza — parafrasando Calvino, “leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto” — è stata testimone in prima linea di tutte le nostre ansie, delle nostre insicurezze e dei nostri momenti difficili. Ci ha supportati sempre, con discrezione e senza mai farci pesare nulla. A lei va un caloroso e sincero applauso. Non è un applauso ma è un abbraccio che suona.


Frequentare questa scuola non ha significato soltanto assorbire nozioni, ascoltare lezioni o prepararsi a un esame. Significa essere entrati a far parte di una comunità. La Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando” è stata, per molti di noi, un luogo di incontro, di confronto quotidiano e — perché no — anche di amicizia e fratellanza. Perché, alla fine, ciò che ci rende fratelli non è il legame di sangue, ma la nostra passione comune: per la giustizia, per l’elucubrazione mentale, per quella bellezza che si cela in un atto ben scritto, quando non solo ha forza argomentativa e struttura, ma anche armonia e musicalità, ma soprattutto per prenderci a cuore i dolori degli altri per mettere da parte i nostri (parafrasando Calamandrei).


Perché diciamoci la verità: se oggi tutti noi siamo qui è perché noi siamo quelli “contro”, contro le statistiche, le percentuali occupazionali, contro un sentimento diffuso…l’avvocato? Ma chi te lo fa fare... Ecco, noi Siamo quelli contro tante cose, ma non potremmo mai essere contro il cuore, mai contro quella voglia di ripristinare un equilibrio
Oggi ci affacciamo a una professione che, mai come ora, vive un momento di profondo cambiamento. L’avvocato non è più solo un tecnico del diritto: è un interprete della complessità, un mediatore tra le esigenze della giustizia e quelle della società. Saremo chiamati a confrontarci con l’intelligenza artificiale, con nuove forme di comunicazione e con un mercato che spesso sembra dimenticare il valore umano della nostra professione. Ma proprio per questo, sarà fondamentale non perdere il senso etico del nostro ruolo, la nostra funzione sociale, la nostra capacità di ascolto e di comprensione, la nostra umanità.


E allora portiamoci dietro tutto quello che questa scuola ci ha dato: le conoscenze, certo, ma anche i volti, le voci, le risate, le discussioni accese. Portiamoci dietro la voglia di continuare a crescere, di essere colleghi e non solo concorrenti e rivali, portiamoci dietro la voglia di costruire una professione che abbia ancora il coraggio di guardare in faccia la realtà, senza perdere la dignità e la passione che ci ha accompagnato in questi 18 mesi.


Concludo con un pensiero semplice ma sentito: in bocca al lupo a tutti noi. Che il futuro sia difficile, lo sappiamo. Ma che sia anche nostro, lo dobbiamo volere.

Grazie di cuore e arrivederci, o meglio: a presto, colleghi."

Al termine dell'incontro, il Direttore ha letto i nomi dei tre allievi del IV Corso classificati in base alla somma dei voti riportati in tutte le esercitazioni svolte e corrette. Ai tre vincitori, in occasione della Cerimonia per gli Avvocati che hanno compiuto 50, 60 e 70 anni di professione forense che si svolgerà nel mese di dicembre, verrà consegnata una Toga d'Onore.